domenica 17 febbraio 2013

Associazione Musicale Mandanici
1ª Stagione Concertistica “Città di Barcellona P.G.”.
Seconda parte

COMUNICATO STAMPA

Sabato 23 febbraio, alle ore 18,15, nell’auditorium dell’ex Monte di Pietà di Barcellona Pozzo di Gotto, prosegue la seconda parte dei concerti della 1ª Stagione Concertistica “Città di Barcellona P.G.”, una serie di concerti di musica classica realizzati grazie all’idea dell’Associazione Musicale Mandanici, presieduta dalla pianista Teresa Salvato, e alla disponibilità dell’Associazione Orchestra da Camera di Messina.
Sarà di scena il Duo Lia Santamaria e Giuseppe Guerrera (soprano e pianoforte), con un concerto lirico che prevede l’esecuzione di brani di Donizetti, Puccini, Bellini, Verdi e altri compositori.
La manifestazione, a ingresso libero, si avvale del Patrocinio dell’Assessorato Regionale Turismo, Sport e Spettacolo e la collaborazione dell’Amministrazione Comunale e delle associazioni Genius Loci e Pro Loco. La direzione artistica è del maestro Antero Arena.

domenica 23 dicembre 2012

 Il monaco basiliano Eutichio Ajello nacque nel 1711 molto probabilmente a Messina, e morì a Barcellona Pozzo di Gotto nel 1793, dove aveva compiuto gli studi nell’antico monastero basiliano edificato nella frazione di Gala. Nel 1750 si recò in Spagna, dove fu nominato bibliotecario ed antiquario e consigliere di stato, organizzando per Isabella Farnese la galleria di sculture antiche nel palazzo reale di San Ildefonso en La Granja, una cittadina nella provincia di Segovia, a nord di Madrid. A San Ildefonso Ajello preparò il catalogo manoscritto e disegnato delle sculture del palazzo, il cui testo è andato perduto (è stata scoperta in tempi recenti una sintesi del testo), ma sono rimasti i disegni, oggi negli archivi del Museo del Prado di Madrid, dove è confluita anche la raccolta delle sculture. I disegni sono stati esposti al Prado nel 1998 e pubblicati nel catalogo El Cuaderno de Ajello. Fu Procuratore Generale di San Basilio e Generale di tutto l’Ordine, nonché Abate del monastero basiliano del SS. Salvatore di Messina e del monastero basiliano di Barcellona. La sua opera è costituita da tre tomi stampati a Napoli nel 1792: Analisi delle facoltà scientifiche e modo di studiarle, Analisi dell’uomo sopra i punti principali che allo stesso appartengono, Analisi della storia arcana della natura. E’ stata appena pubblicata dall’editore Experiences di Messina la prima monografia su Ajello: Eutichio Ajello, dalla Sicilia alla Spagna, curata da Marcello Crinò.

domenica 16 dicembre 2012

Santi Emanuele Barberini nacque a Barcellona il 22 febbraio 1914. Letterato ed etruscologo, fu un personaggio a tutto campo. Insegnante e Provveditore agli studi in Piemonte, oltre all’attività poetica-letteraria, si occupò di preistoria e protostoria mediterranea, divenendo uno studioso di fama internazionale, pubblicando almeno dieci volumi e fornendo importanti contributi ai problemi posti dal popolo etrusco. Compì studi sulle lingue amerindie precolombiane, sulla preistoria del continente americano e sulle etimologie del fiume Po, del Lago Trasimeno, del nome dei Liguri e sui Siculi. Nel 1930 scrisse una piccola storia della città: “Barcellona Pozzo di Gotto nella storia e nei monumenti”, pubblicata nel 1933. L’assunto di partenza era di “ordinare” il materiale  presentato dal Rossitto, nonché di trattare le parti perdute di quel lavoro. Purtroppo questa storia rimase incompiuta, ferma ad un volumetto di sessantacinque pagine. Nel testo l’autore fa spesso riferimento ad una seconda parte del libro, ma non fu mai pubblicata. Morì a Genova, città dove viveva, l’8 maggio 1987.


domenica 9 dicembre 2012

Filippo Rossitto, letterato, patriota e storico municipale nacque il 10 ottobre del 1807 a  Pozzo di Gotto. Il padre Giuseppe era un cospiratore carbonaro, la madre si chiamava Emanuela Cassata, ed entrambi appartenevano a famiglie nobili ed agiate. Il giovane Rossitto, dopo aver compiuto tutti gli studi che poteva fare nella città natale, anche con la guida di due zii sacerdoti, si trasferì a Messina per laurearsi in giurisprudenza, anche se sembra che la laurea l’abbia conseguita più tardi a Catania. Sposatosi con la pozzogottese Laura Valveri, continuò a vivere a Messina distinguendosi per la sua vasta cultura.
Nel 1848 si trova al centro della rivolta antiborbonica, essendo stato eletto dal popolo segretario del Comitato insurrezionale di Barcellona, e per questo motivo è perseguitato come soggetto difficile, sfugge per un soffio al giudizio marziale ed è costretto a rifugiarsi a Castroreale. Nel 1860, nel frattempo ritornato in città, si rimette al lavoro e vive in prima persona tutta la vicenda garibaldina, nella qualità anche di componente del nuovo Comitato insurrezionale.
Dopo la disfatta dei Borboni, l’infaticabile Filippo Rossitto può dedicarsi finalmente e con più calma ai suoi studi ed alle sue ricerche su Barcellona, che gli procurarono la stima e l’amicizia di parecchi illustri uomini di cultura siciliani. È nominato socio onorario dell’Assemblea di Storia patria di Palermo, socio dell’antica Accademia dei Pellegrini Affaticati di Castroreale, e di tante altre.
La sua opera fondamentale, La città di Barcellona Pozzo di Gotto descritta e illustrata con documenti storici, fu concepita in un vasto arco temporale, con un lungo lavoro di ricerca negli archivi. L’opera fu pubblicata postuma, nel 1911, (molto dopo la morte del Rossitto, avvenuta  il 28 agosto 1879) a spese del Comune, grazie anche al lavoro di coordinamento svolto dal nipote, il professore Filippo Bucalo.




giovedì 29 novembre 2012


Il professore Aldo Ginebri nacque a Barcellona Pozzo di Gotto il 24 febbraio del 1930. Dotato di grande cultura umanistica, era stato docente di lettere e filosofia al Liceo classico Luigi Valli di Barcellona, dove concluse la sua carriera come dirigente scolastico. Rivestì la carica di consigliere comunale del Partito Comunista per parecchi anni, dal 1964 al 1980, e capogruppo consiliare dal ‘70 all’85, e fu anche dirigente provinciale del partito. Candidato al Senato nel 1983, non fu eletto per pochi voti. Si allontanò poi dalla militanza attiva nel partito, dedicandosi ai suoi interessi culturali. Interverrà sulla stampa locale diverse volte, su temi riguardanti la realtà politica e sociale della città, i problemi della scuola, su Nino Pino Balotta, di cui fu considerato l’erede politico, e dal 2007 sarà presente in varie manifestazioni pubbliche dedicate a scrittori, personaggi barcellonesi, presentazioni di libri, dibattiti su temi di attualità. Lo ricordiamo alla Corda Fratres, console alla cultura, presentare il filosofo Girolamo Cotroneo; alla libreria Gutenberg parlare di Nino Pino Balotta; all’Ute per parlare del problema della presenza o meno del Crocifisso nelle scuole; all’ex Monte di Pietà parlare della pubblicazione degli atti su Filippo Rossitto e la cultura barcelgottese. Ginebri fu un intellettuale raffinato, attento, critico, disponibile con tutti, aperto al dialogo, rispettato dagli “avversari politici”, che avrebbe potuto fare carriera universitaria lontano dalla sua città, ma non volle andare via per poter dare il suo contributo alla crescita culturale e politica di Barcellona. Fu un personaggio schivo, lontano dai clamori, preferiva piuttosto la riflessione critica, lo studio attento, la lettura. Amava la musica classica: Beethoven, Chopin, Wagner, Morricone, il jazz. I suoi testi pubblicati occupano un arco di tempo tra il 1997 il 2010, ma c’è un articolo scritto per la rivista Critica marxista che risale ad anni precedenti, al 1967: Il pensiero contemporaneo: L’hegelismo napoletano tra politica e filosofia. L’articolo, in realtà la recensione molto approfondita e complessa, del libro allora appena pubblicato di Giuseppe Vacca Politica e filosofia in Bertrando Spaventa (Laterza editore), riguarda l’esperienza portata avanti dal gruppo degli hegeliani napoletani, in particolare da Bertrando Spaventa (fratello di Silvio, noto patriota), il quale, secondo Vacca, attraverso battaglie politiche e giornalistiche, avrebbe portato una sua originale elaborazione dell’hegelismo. Per il settimanale messinese il Soldo scrisse nel 1974 (pubblicato il 7 gennaio) un ampio articolo, una riflessione sulla vita politica amministrativa e sociale di Barcellona.



domenica 18 novembre 2012

Nino Alberti nacque a Milazzo, esattamente a Olivarella, il 25 aprile 1940, figlio di genitori messinesi: Giovanni, avvocato, e Saveria Merante. Sposato con Pina Settineri, ebbe quattro figli. Insegnò educazione fisica nelle scuole medie di Milazzo, Barcellona, Milazzo e Saponara. Fu consigliere comunale a Barcellona e corrispondente da Milazzo del quotidiano locale la “Tribuna del Mezzogiorno”. Nel 1959 fondò la Fiamma Tirrenica Barcellona, con la quale organizzò una squadra di rugby, corse su strada, atletica leggera, i cui atleti parteciparono a gare nazionali e raccogliendo riconoscimenti a livello regionale. Era amante degli animali, tanto che la sua cascina ospitava parecchi animali domestici e persino due struzzi. Morì l’8 maggio 1991 in un incidente stradale a Umbertale, in provincia di Perugia. Il 17 aprile 1997 l’amministrazione comunale di Barcellona gli intitolò il Palasport. Nella motivazione si legge che “senza risparmio di energia si adoperò sempre per la promozione dello sport, svolgendo peraltro attività educativa o sociale”.